Giro d’Italia 2022, Vincenzo Nibali: “Contento di quanto fatto sino adesso, venivo da due anni in cui non ero in pace con me stesso”

Il campione siciliano sa cosa vuol dire aver affrontato il covid e analizza il suo Giro

Le dichiarazioni alla partenza della tappa 18 del Giro d’Italia 2022 sono state caratterizzate dalla notizia della positività al Covid di Joao Almeida, con l’inevitabile ritiro del portoghese che occupava la quarta posizione in classifica generale. Vincenzo Nibali ha beneficiato del ritiro del portoghese ma è inevitabilmente dispiaciuto che un collega debba abbandonare i suoi sogni di gloria a causa del Covid, per quanto questo vada a significare per lui un probabile risultato ben al di là delle aspettative iniziali al momento della Grande Partenza in Ungheria.

Ai microfoni di Eurosport, il miglior italiano in classifica generale, complice i problemi dell’altro vecchietto terribile Domenico Pozzovivo, afferma che “prendere il Covid durante il Giro è una delle sfortune più grandi per un corridore che affronta questo periodo storico caratterizzato dalla pandemia. Sono stato fortunato, da parte mia, di averlo preso in un periodo della stagione non ancora decisivo e ho avuto il tempo di recuperare”.

Il leader della Astana Qazaqstan ha successivamente analizzato le ultime tappe e, più in generale, queste sue tre settimane con alti e bassi, ma sempre contraddistinto da quella grinta inossidabile. “Sono contento di quanto fatto sino adesso. Venivo fuori da due anni in cui non ero in pace con me stesso perché sapevo che comunque potevo fare qualcosa di più. Chiaramente è sempre più difficile quando vai avanti con l’età, ma è chiaro che ora sono soddisfatto. Nella tappa del Mortirolo avevo provato in discesa, ma speravo che qualcuno mi seguisse, perché altrimenti a valle, con il vento in faccia non vai da nessuna parte, restando tra incudine e martello. Sicuramente gente come Landa, Carapaz e lo stesso Almeida hanno qualcosa di più in salita. A Torino ero più pimpante, ma in questi due giorni non ero super e non riuscivo a seguirli”.

Il bilancio del messinese è dunque positivo nonostante la debacle iniziale proprio nella sua Sicilia, mitigando le sue dichiarazioni deluse dopo il traguardo di ieri, in cui era apparso scuro in volto. Più sereno questa mattina alla partenza, con ancora due tappe di salita e la crono da affrontare, il messinese potrebbe anche provare a lasciare il segno. Questi ultimi tre giorni ci diranno così dove potrà arrivare in questo che sarà il suo ultimo Giro d’Italia.

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